Come pulire la caldaia ed effettuare la Rimozione calcare caldaia scopri tutti i trucchi!
Per la pulizia e manutenzione durante l’inverno la caldaia diventa il cuore della casa perché ci rifornisce di acqua calda sanitaria per l’uso quotidiano e ci permette di godere di una temperatura interna confortevole grazie al sistema di riscaldamento.
E’ capitato a tutti di essere sotto la doccia e di non avere più acqua calda, brutta sensazione vero? tutto ciò può essere causato dall’accumulo di calcare nei circuiti interni! diventa, quindi, necessario eliminare il calcare dalla caldaia per poterla mantenere in salute a lungo nel tempo.
Come si forma il calcare? il calcare si presenta sottoforma di granuli bianchi che si solidificano e si attaccano saldamente alle pareti dei circuiti interni della caldaia. si producono in seguito al riscaldamento, al di sopra dei 45°c, dell’acqua che circola all’interno delle condutture, in cui sono disciolte elevate quantità di magnesio e calcio.
Sono proprio queste sostanze minerali che determinano il grado di durezza dell’acqua: quanto più è elevato, tanto più calcare si formerà all’interno della caldaia. quali rischi provoca il calcare per la caldaia?
l’accumulo eccessivo di calcare all’interno della caldaia può compromettere, nel corso del tempo, il normale funzionamento, riducendolo anche del 20%. ma i principali rischi che può correre sono molti: riduzione della pressione di fuoriuscita dell’acqua riduzione della produzione di acqua calda dispersione di calore
Aumento dei consumi in bolletta aumento della rumorosità della caldaia usura e corrosione delle tubature rottura dei componenti interni come pulire la caldaia dal calcare? per togliere tutto il calcare dalla caldaia è sempre meglio rivolgersi a dei professionisti del settore, in modo da intervenire in maniera corretta ed evitare qualsiasi tipo di danneggiamento.
essenzialmente il metodo più usato è il cosiddetto “lavaggio chimico”, che consiste nell’immissione di un composto chimico all’interno del circuito idraulico della caldaia, in modo da sciogliere tutte le incrostazioni di calcare. una volta terminato il processo di pulizia, si dovrà effettuare un check-up della caldaia per verificare la presenza di eventuali danni, come assottigliamento o buchi, lasciati dal calcare.
in alternativa, si può cercare di prevenire la formazione del calcare installando un dosatore di polifosfato o un filtro anticalcare. il dosatore di polifosfato è un dispositivo che elimina il magnesio e il calcio contenuti nell’acqua sostituendoli con sali di sodio, in modo tale da addolcire l’acqua e ridurre il grado di durezza.
i filtri anticalcare, invece, trattengono le impurità presenti nell’acqua per salvaguardare il funzionamento della caldaia. esistono due principali tipologie di filtri: i filtri con dosatore a gel che mantengono gli ioni di calcio e magnesio allo stato liquido evitandone la solidificazione; i filtri magnetici che sfruttano il magnetismo per catturare queste sostanze minerali e filtrare l’acqua in ingresso nella caldaia.
Ma, quando bisogna cambiare il filtro anticalcare della caldaia? per mantenere sempre in salute la caldaia e ridurre al minimo gli interventi di manutenzione, è meglio cambiare il filtro anticalcare ogni 12 mesi, tempo che si riduce se si vive in una zona con acqua molto dura dove il filtro funzionerà ad una velocità maggiore.
Link Utili:
La Caldaia è uno scambiatore termico che cede calore ad un fluido per mezzo della combustione stazionaria; nel caso appartenga ad un impianto industriale si serve di un combustore con cui solitamente è integrata. Si distingue in:
- Caldaia propriamente detta, in cui non avviene alcun passaggio di stato del fluido, tra cui lo scaldabagno domestico
- Generatore di vapore in cui avviene l’ebollizione del fluido
- Caldaia a tubi di fumo
Le prime caldaie di tale tipo furono concepite con una singola canna fumaria di grande diametro che passava attraverso un serbatoio pieno d’acqua; successivamente questa venne sostituita da due o un numero più o meno grande di tubi allo scopo di aumentare la superficie di riscaldamento a contatto con il liquido. Il serbatoio venne realizzato solitamente di forma cilindrica in quanto tale forma è la più adatta come resistenza alla deformazione per un contenitore a pressione. Tale serbatoio cilindrico può essere posto in posizione orizzontale o verticale. La posizione verticale è migliore ai fini del tiraggio naturale dei fumi ma la meno adatta per ragioni di ingombro, se si tratta di una caldaia ad uso mobile.
Una caldaia a tubi d’acqua è un tipo di caldaia in cui l’acqua circola in tubi riscaldati esternamente. Le caldaie a tubi d’acqua sono utilizzate per la produzione di vapore ad alta pressione. Il combustibile è bruciato all’interno di una fornace creando gas caldo, che riscalda l’acqua che circola nei tubi trasformandosi in vapore, che confluisce in un cilindro. In alcuni tipi il vapore rientrerà nel forno attraverso un surriscaldatore e il vapore surriscaldato viene utilizzato per azionare le turbine. (Wikipedia)
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